CONSIGLI SPASSIONATI
PULIRE
IL FUCILE:
non serve impazzire ogni volta che si spara ...
Si chiama "fobia dell'arma pulita" e colpisce moltissimi tiratori e cacciatori che devono assolutamente avere la loro arma sempre linda e pulita ogni volta che la portano fuori. Sono capaci di tornare tardi la sera e perdere ore a rimettere a lucido il fucile o la pistola; incapaci di dormire se non lo hanno fatto, fanno notte in compagnia di scovoli e pezuole alla ricerca del più piccolo granello di sporcizia annidato chissadove, dei veri "fuoriditesta" per un lavoro che si può rimandare con estrema semplicità a ore migliori.
Per farli impazzire abbiamo fotografato una delle armi che abbiamo usato quest'anno a caccia, una canna cal. 12" liscia mai pulita da settembre (inizio stagione) ad oggi, 30 gennaio. Un esperimento riuscito, abbiamo voluto vedere se era possibile riportare a lucido il tutto e come sapevamo, ci siamo riusciti con pochi colpi di scovolo e un filo d'olio.
Smentiamo cosi tutti quelli che vi diranno che le armi vanno sempre pulite altrimenti arrugginiscono, ossidano, si rovinano, non sparano più.
Il nostro fucile si è fatto tutta la stagione sparando oltre 300 colpi sia a palla che a pallini senza accusare problemi e se pur la canna sia sporca come vedete nella fotografia qui a destra, la precisione è sempre stata quella originale, ma non solo, ha passato giorni nella nebbia e nella pioggia, nel freddo del ghiaccio mattutino e al sole del pomeriggio, steso sull'erba bagnata o sulla nuda terra, spesso scivolato in terra.
La prima cosa da fare quando si pulisce un arma cosi sporca è semplicemante smontarla tutta, togliendo la canna, l'otturatore, il pacchetto di scatto, la molla del caricatore tubolare.
A questo punto si possono comodamente pulire le parti della carcassa con un panno e un vecchio spazzolino da denti, per arrivare negli angoli più profondi, Tolta bene tutta la sporcizia si può passare un panno per ripulire bene e poi uno inumidito di olio. Anche il tubo vuoto del caricatore può essere pulito, usando l'astina e uno scovolo per la canna, spazzolando quanto basta ad asportare la polvere depositata sulle pareti, dopo di che sarà sufficiente oliare leggermente l'interno per migliorare lo scorrimento del sistema di alimentazione delle cartucce.
Il pacchetto di scatto, se non volete smontarlo a pezzettini, potete immergerlo in benzina o gasolio e quindi sfregarlo con un pennello asportando sporcizia e olio vecchio. Dopo va lasciato a scolare o asciugare prima di oliare lievemente il suo meccanismo.
Ecco cosa serve ora per riportare a nuovo la canna, quattro scovoli, la bacchetta, uno spazzolino da denti e uno spazzolino in acciaio inox. Per l'interno della canna dobbiamo iniziare con lo scovolo a spirale, introducendolo dalla camera di cartuccia facciamolo uscire dalla volata, estraiamo anche il bastone e ripetiamo l'operazione fino a che non escono più pezzi di "craccia" calla canna. Passiamo allo scovolo a cipolla (il primo a sinistra), sempre dalla camera di cartuccia iniziamo a muoverlo avanti e indietro per brevissimi tratti, usando molta energia e velocemente percorriamo a tratti l'intera canna e dopo aver controllato ripetiamo fino ad avere la canna libera da impurità. Di seguito una scovolata con lo scovolo a setole morbide e quindi lo scovolo in lana imbevuto di olio protettivo.
Utilizziamo lo spazzolino da denti o quello in acciaio per asportare lo sporco depositato all'esterno della canna o nelle pieghe della sua coda. Con il panno togliamo la polvere distaccata e lo sporco fino ad avere una superficie pulita. Con un panno oleato, che tutti possediamo, strofiniamo ogni punto della superficie in modo da ungere ogni parte e difenderla dall'aria per la stagione estiva di caccia chiusa.
Ecco la nostra canna cosi lucida che non è possibile fotografarla senza abbagliare la fotocamera.
Evitiamo di tenere l'arma nel fodero, meglio all'aria aperta. Non serve nemmeno pulirla se la useremo una volta per sparare qualche colpo, potremo rimandare il lavoro con assoluta tranquillità.
Piuttosto evitate oli spry, diluiti con solventi che spesso rendono gli stessi olii volatili, meglio un olio più denso e duraturo, steso un sottile velo sull'arma la proteggerà per mesi, spesso per anni.
Per i calci in legno una goccia di cera per mobili è sufficiente, per i calci sintetici è possibile usare una spugna e sapone, magari dopo averli smontati dalle parti metalliche.
Anche molti di noi per anni sono stati schiavi dell'arma lucida e pulita fino a quando abbiamo scoperto con il tempo e l'esperienza, che lei resta la stessa anche sotto il velo nero di residui di sparo, noi risparmiamo fatica e alla fine torna lucida come prima con lo stesso sforzo se fatto nel modo giusto. E poi non è vero che un buon tiratore si vede dall'arma anzi, i migliori sono sempre quelli che si presentano come degli "straccioni" a cui non daresti un centesimo e poi al primo colpo ti piazzano una serie di 10 da paura ed è li che capisci che la tua arma superlucida non può nulla.
Tiropratico.com